Tipologia di esami di radiologia

Esame radiologico convenzionale:

È un’indagine che utilizza i raggi X (radiazioni ionizzanti) per studiare diverse strutture anatomiche (ossa, articolazioni, polmoni, cranio, addome). Poiché si tratta di un esame che espone a radiazioni ionizzanti se ne deve evitare l’utilizzo in assenza di un’indicazione clinica specifica, inoltre le donne in età fertile devono escludere gravidanze in corso. L’esame RX viene utilizzato come prima indagine nel sospetto diagnostico delle patologie dell’apparato respiratorio, osteoarticolare ed in alcune patologie addominali. L’esame non è doloroso né fastidioso. Il paziente viene posizionato sull’apparecchio radiologico secondo le posizioni e i decubiti previsti per lo studio del distretto in esame.
Durante l’esecuzione il paziente è invitato a mantenere l’immobilità ed in alcuni casi a trattenere il respiro. Non esistono complicanze legate all’esecuzione dell’esame. Nella nostra nostra sezione radiologica è possibile eseguire tutti gli esami convenzionali, tra cui quindi radiografie del torace (per lo studio del parenchima polmonare nel sospetto di patologia infiammatoria, tumorale o di altro genere), segmenti scheletrici / articolari (sia per patologia traumatica che artrosica), addome (sospetti di occlusione, patologia litiasica renale o altre indicazioni), cranio (per sinusite o lesioni ossee), e colonna vertebrale (patologia dolorosa del rachide, artrosi, traumi); sono inoltre eseguibili esami in ortostatismo (sotto carico) ed esami particolareggiati secondo proiezioni specifiche eventualmente indicati dallo Specialista di riferimento.

Mammografia:

È un esame fondamentale per la prevenzione del tumore della mammella. Si tratta di una tecnica diagnostica morfologica (che studia quindi forma e struttura della mammella) e consente di rilevare lesioni mammarie in fase precoce, che si presentano sotto forma di opacità nodulari a margini irregolari, microcalcificazioni polimorfe, oppure aree di distorsione strutturale. La mammografia è un’indagine che utilizza radiazioni ionizzanti (raggi x), a basso dosaggio; poiché si tratta di un esame che espone a radiazioni se ne deve evitare l’utilizzo in assenza di un’indicazione clinica specifica.
Rappresenta l’indagine di riferimento, nelle donne sopra i 40 anni, per la diagnosi precoce del cancro mammario. L’esame comporta una lenta e progressiva compressione del seno, talvolta fastidioso, raramente doloroso.
Si acquisiscono, generalmente, due radiografie con proiezioni differenti per ogni lato. Non esistono complicanze legate all’esecuzione dell’esame. L’indagine non richiede preparazione e viene eseguita anche in presenza di protesi mammarie, con opportuni accorgimenti, pertanto occorre informare il TSRM.
Occorre evitare di utilizzare creme il giorno dell’esame perché potrebbero creare artefatti. Si raccomanda di portare sempre le mammografie ed eventuali altri esami senologici precedenti. La prima mammografia è indicata intorno ai 40 anni (eventualmente prima in caso d’indicazione clinica), successivamente va ripetuta con periodicità suggerita dal medico.

L’ecografia viene frequentemente utilizzata a completamento dell’indagine mammografica, a discrezione del medico radiologo.

Ortopanoramica e Telecranio:

L’ortopanoramica, o più propriamente detta ortopantomografia, è un esame radiografico che utilizza quindi radiazioni ionizzanti e permette di studiare le arcate dentarie, le ossa mascellari, i seni mascellari e la struttura ossea delle articolazioni temporo-mandibolari.
Viene utilizzata per rivelare la presenza di patologia dentaria / ossea / gengivale o a fini di ortodonzia.

La teleradiografia del cranio (o rx telecranio) è anch’esso un esame radiologico che utilizza radiazioni ionizzanti a basso dosaggio, su cui è possibile effettuare l’analisi cefalometrica (misurazioni precise di diverse strutture del cranio) e che spesso viene richiesta in concomitanza all’ortopanoramica delle arcate dentarie preliminarmente gli studi ortodontici. Questo esame può essere eseguito in tre proiezioni: latero-laterale (LL), postero-anteriore (PA) ed antero-posteriore (AP), ma quella maggiormente utilizzata è la proiezione latero-laterale.
Si tratta due esami di semplice e rapida esecuzione, che non richiedono alcuna preparazione specifica e presentano attualmente esposizione a radiazioni estremamente ridotta (ciò consente di eseguire l’ortopanoramica anche su bambini e adolescenti, mentre va evitata in donne in gravidanza).

TC cone beam (dentalscan o dentascan):

Si tratta di un tomografo volumetrico digitale che utilizza quindi radiazioni ionizzanti, dedicato all’imaging del distretto oro-maxillo-facciale.
Viene impiegato come esame radiologico di II utilizzato nei casi in cui occorre identificare con maggior chiarezza e precisione eventuali anomalie emerse dalla cosiddetta panoramica dentale. Il vantaggio principale del dentalscan rispetto all’ortopanoramica è quello di offrire immagini tridimensionali e più dettagliate. Un potente software elabora i dati provenienti dalla tac digitale per poter ricostruire e visualizzare, in pochi minuti, un fedele modello 3D per una diagnosi precisa e corretta. Le applicazioni principali di questa tecnologia sono: valutazione elementi inclusi (studio accurato delle relazioni tra i denti inclusi e le strutture anatomiche vascolari e nervose), pianificazione intervento di implantologia (misurazione dettagliata del tessuto osseo disponibile all’impianto), caratterizzazione lesioni ossee focali.
Con tale apparecchiatura è inoltre possibile acquisire immagini TC del massiccio facciale (per lo studio dei seni paranasali, del setto e dei turbinati nasali) e delle articolazioni temporo-mandibolari (per lo studio delle disfunzioni articolari). La dose di radiazione è maggiore rispetto allo studio con ortopanoramica, ma estremamente ridotta rispetto alla TC convenzionale (è possibile pertanto l’esecuzione dell’esame in età adolescenziale, mentre risulta sconsigliata invece in stato di gravidanza).

MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata):

Si tratta di un esame radiologico che permette di determinare la densità minerale dell’osso e viene eseguita generalmente a livello del femore, della colonna lombare oppure su tutto il corpo. L’obiettivo dell’esame è valutare se la densità minerale si è ridotta e indentificare pertanto condizioni patologiche quali l’osteopenia o l’osteoporosi.
Per maggiori informazioni si rimanda alla nostra pagina sulla MOC a Viterbo.